Antonio Polito, editorialista sul Corriere della Sera ha deciso di dare alle stampe il suo nuovo libro dal titolo che ne dà subito la cifra Le regole del cammino, in viaggio verso il tempo che ci attende.
Un cammino fisico, quello del cammino di San Benedetto, a giugno 2020, da Norcia a Montecassino, nell’Italia dei borghi e dei paesi, ma anche un cammino spirituale alla ricerca del senso dell’esistenza, del ritrovare se stessi.
Questo libro offre varie chiavi di lettura: è anche una metafora del cammino dell’Italia per sopravvivere e trovare il suo giusto posto dopo il flagello dell’attuale pandemia. L’autore sente l’impulso di camminare, di sentirsi vivo per mettere fine alla paura che tutti hanno provato, di “celebrare la vita in mezzo a tanta morte”. Come dice Polito “Forse ci serve un vademecum di consigli per viandanti. Un manuale di istruzioni per costruire l’Italia che sarà. Perché di una meta abbiamo bisogno”. Il cammino è un percorso di vita, un’esperienza unica “richiede riflessione e concentrazione. La mente si svuota un pò di più ogni volta che si svuota il torace.” E certo che “la concentrazione, il silenzio e l’astrazione del camminare nella natura sono beni preziosi e possono regalare persino istanti di trascendenza, connetterci cioè con qualcosa che non vediamo mai, o non vediamo più.”
Il paragone con l’Italia è presto fatto. Come dice Polito “spesso invece, nella vita di tutti i giorni, ci aggiriamo senza una meta. Da troppo tempo lo fa l’Italia, che procede in un trascinarsi caotico e disordinato: pensiamo di procedere in avanti, e invece continuiamo a girare intorno da almeno 20 anni; senza più qualcuno che studi le mappe, cerchi indicazioni, tenga la bussola in mano e l’orecchio teso.”
Le regole sono fondamentali per il vivere comune. San Benedetto scrisse la sua Regola nel 534, seguita dai suoi monaci nel corso dei secoli. Purtroppo nella società odierna italiana “le regole dividono invece di unire: le ha fatte sempre qualcun altro, ragion per cui non ci fidiamo.” Ma senza regole o senza rispetto delle regole si vive male, in modo caotico e sfrenato. Esistono i diritti , ma anche i doveri e questa pandemia li sta facendo riscoprire. Rispettare le regole, fare sacrifici per sopravvivere, per il bene comune. L’autore trascina il lettore, coinvolto e ansioso di partecipare a questo cammino di riflessione e di conoscenza. Polito con penna chiara, asciutta e ironica fa pensare e trarre conclusioni, “e solo alla fine trovi un inizio”.
Il cammino è anche l’occasione di incontri, di amicizie vere con gente mai vista prima e proprio per questo, vergine da ogni pregiudizio. Conoscersi e parlare senza le barriere sociali che affligono la società odierna, frenetica, superficiale e consumista. “Per l’uomo moderno, vincere la noia è già un trionfo” e proprio per questo che l’uomo necessita di una pulizia mentale, di una svolta verso l’essenziale. La pandemia ha portato infatti a riflettere, a meditare, a riscoprire la spiritualità sopita e nascosta da potenti analgesici quali la frenesia, il divertimento. Guardandosi intorno, immerso nella pace della natura, Polito riflette e riprende la frase di Voltaire”questo mondo è fatto con intelligenza , dunque è fatto da un’intelligenza”.
Un libro profondo e allo stesso tempo divertente che proietta verso una riflessione importante, un libro opportuno.
Rose Marie Boscolo