IL GIALLO D’AGOSTO CHE VI CONSIGLIO

Condividi questa pagina

Si intitola “Dieci cose che ho imparato da Jessica Fletcher” e lo ha scritto Alice Guerra per Rizzoli. Sottotitolo: “Un giallo (più o meno). Un mistero, due indagini, tre musi da can

In pochissime parole: siamo a Mestre durante una torrida estate, una coppia di amiche denuncia la scomparsa di un vecchietto di 90 anni. Il commissario di Polizia è piuttosto restio ad avviare le indagini, pensando ad un allontanamento volontario, ma per fortuna c’è chi indaga: Alice, inarrestabile e pasticciona Signora in giallo, veneziana.

Confesso che per me l’appuntamento televisivo giornaliero delle ore 13 con Jessica Fletcher (“La signora in giallo“, appunto) è quasi irrinunciabile. Mi appassiono sempre alla trama, anche se so già chi è l’assassino  e capirete quanto, già in partenza, mi possa essere simpatica una scrittrice che al suo esordio letterario, la cita nel titolo del romanzo.

Qualcosa non torna” è una delle frasi che la nostra J.B.Fletcher è solita dire e a quel punto in genere nota un particolare che a tutti è sfuggito e che è determinante per la risoluzione dell’ omicidio. È esattamente ciò che Alice prova a fare, in un modo un po’ goffo che può ricordare la Bridget Jones nel suo famoso diario.

La monotona vita dei vecchietti di un quartiere di Mestre dove tutti si conoscono e dove all’ora del gingerino scatta il momento del pettegolezzo, viene dunque movimentata dalla sparizione dell’anziano Luigino, e l’ipotesi che prende piede è che sia stato ammazzato da un serial killer.

C’è una particolarità che, per quanto mi riguarda, rende piacevolmente gradevole questo romanzo ed è che spesso i personaggi si esprimono in dialetto veneziano. Lo trovo molto buffo ed allo stesso tempo caro poiché mi ricorda parenti lontani.

I protagonisti diventano così delle macchiette, ma molto ben caratterizzati (avete presente i vecchietti de I delitti del BarLume? Un cosa così).

Non mancano poi il commissario siciliano in trasferta a Mestre, che soffre di nostalgia per la sua terra, l’ex fidanzato di Alice soprannominato Piercoglione (leggendo il libro capirete il perché), una zia piacente che viene corteggiata, ma che non ha nessuna intenzione di accasarsi.

Soprattutto c’è Alice, con la sua simpatia, con un’ansia che le fa stilare elenchi per qualsiasi cosa debba fare, Alice che cerca di smettere di rincorrere sempre cose o persone sbagliate e di evitare amori disfunzionali.

Se (come me) leggendo ti immedesimi, se noti che i tratti dei protagonisti in qualche modo ti appartengono e se riderai d gusto, vorrà dire che anche per te l’autrice ha fatto un buon lavoro. Brava Alice, continua così, aspetto il seguito!