Oggi ho finito di leggere Norvegian Wood di Haruki Murakami.
Ho scoperto per caso questo scrittore rovistando tra i libri alla Feltrinelli e il libro che me lo ha fatto conoscere è stato Uomini senza donne, poi ho letto Kafka sulla spiaggia.
Devo dire che mi sono piaciuti tutti e tre perché hanno un tema comune: “ la donna ” o meglio: il modo particolare che l’autore ha di vedere le donne.
Sì Murakami ammanta le protagoniste dei suoi libri di un alone di mistero, di fragilità e di sensualità che convivono perfettamente con attributi quali la forza interiore, la determinazione e a volte il cinismo e la perversione.
Credo che sia uno dei pochi scrittori che sappia descrivere bene le donne nella loro complessità mettendone in risalto pure i lati oscuri.
Inoltre trovo che sia altrettanto bravo anche nel delineare gli uomini con le loro fragilità. I protagonisti di Murakami sono fragili, spaesati, affascinati da queste figure femminili misteriose.
Nei suoi libri non ci sono maschi alfa e nemmeno donne alfa ci sono esseri umani di sesso opposto con le loro peculiarità e debolezze e questo forse qualcuno lo criticherà come un modo antiquato di leggere la realtà, ma io trovo che sia il motivo per cui Murakami è uno scrittore interessante, ovvero perché descrive in maniera realistica il modo di essere delle donne e degli uomini.
Aline Cuffaro