L’ESTATE DELLE VENERI

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Ho appena finito di leggere “L’estate delle veneri” di Monica Mariani e Francesca Primavera, uscito in ottobre ed edito da Rai Libri.

Siamo nell’Italia degli Anni Sessanta, quella che si stava faticosamente lasciando alle spalle il dolore della guerra e della dittatura. Si racconta l’estate di vacanza di 4 ragazze della nascente piccola borghesia cittadina che scopre i piaceri di un benessere nuovo. Tre di loro si trovano a Cesenatico sulla Riviera romagnola, la quarta a San Mamete sul Lago di Lugano.

Al mare le ragazze si devono destreggiare tra aitanti bagnini, turiste scandinave, aspiranti modelle e promessi seminaristi, nascondendo alle famiglie che un’anziana zia che avrebbe dovuto fare loro da “chaperon”, non perdendole mai di vista, è invece partita (fuggita?). A San Mamete tutto ruota attorno alla figura di una villeggiante famosa, una scrittrice e la sua variegata combriccola di amici. Ci sono nuove amicizie da gestire, vecchi rancori da sanare, piccoli e grandi misteri da sbrogliare. 

Una lettura piacevole, serena, che per me è stato un delizioso tuffo nel passato, uno struggente e delicato ricordo dei romanzi “rosa” della mia adolescenza, un vagheggiar dell’amore che sboccia oppure s’infrange come un’onda sullo scoglio.

Le due autrici scrivono soprattutto per la televisione e, ovviamente, non è un caso. Le protagoniste de L’estate delle Venerisono le stesse 4 protagoniste de “Il paradiso delle signore”, fiction pomeridiana prodotta dalla Rai, che mi è capitato di vedere qualche volta facendo compagnia a mia mamma.

Il romanzo è scritto benissimo e mi auguro che le autrici scrivano tanti romanzi quante sono le stagioni televisive della fortunata serie (ben 6!), per portare verso la lettura tanti telespettatori!