Gioca di anticipo Torino Spiritualità quest’anno e ritorna dal 17 al 20 giugno invece che a settembre. Top secret per ora il programma. Ma è dato sapere il tema del festival: “Desideranti”.
“Abbiamo deciso di farci accompagnare dai primi cenni dell’estate, quando le giornate sono generose di luce, per dare voce al desiderio di ritrovare insieme il nostro spazio fisico. Per essere di nuovo vera presenza, per condividere speranze e attese, per ragionare su quel che è stato e quel che sarà di tutti noi”, ha spiegato Elena Loewenthal, direttore della Fondazione Circolo dei lettori, ideatore del progetto.
Slanci, emozioni, aspirazioni, ma anche mancanze: sono questi gli ingredienti di “Torino spiritualità” al tempo della pandemia, un tempo pervaso dal desiderio, come pungolo del vivere, ma anche come tensione verso nuovi orizzonti o verso il semplice ritrovarsi insieme tra letture, dialoghi, concerti e spettacoli. Non mancheranno gli itinerari nella natura, laboratori, esperienze e meditazioni, accanto ad eventi online, con ospiti anche internazionali.
Per il curatore del festival Armando Buonaiuto: “Mick Jagger aveva ragione a cantare ‘I can’t get no satisfaction’. Non c’è al mondo essere umano che possa dirsi pienamente appagato, colmo una volta per tutte. Ci sarà sempre qualcosa che manca, un’assenza che sollecita, una tessera del mosaico che ancora non si fa trovare. Ed è in questo spazio, struggente ma traboccante di tutti i ‘possibili’, che prende forma il desiderio”.
Desiderio in questo caso di conoscere il programma che verrà annunciato il 27 maggio.